Fondatore e Amministratore del Circolino
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| Dalla seconda di copertina:
Una vacanza di pesca sulle coste del Mediterraneo si trasforma per il giovane Pierre in una vera e propria iniziazione all'universo marino: l'incontro con Ulisse Nasta Karal, il Maestro, lo trascina in una scoperta appassionante che cambia la sua vita. Il Maestro gli parla della natura, di uomini e animali, e lo porta con sé a esplorare i fondali marini, ricchi di vita, pieni d'insidie, gli indica come trasformare i pericoli in alleati, come diventare parte integrante del mare, e lo invita a continuare la ricerca. Una vita irta di prove, un percorso lungo il quale Pierre incontrerà altri uomini come Ulisse Nasta Karal, i grandi pescatori delle isole di ogni oceano che portano un curioso bracciale di conchiglie infilate in una sagola nera, i «re del mare». Capirà che l’apnea coincide con uno stato dell’essere: dal conformismo immediato con la natura, imparerà a riconoscere gli squali, a difendersi, imparerà persino a conviverci. L’avventura di Pierre che incontra il mare e i suoi segreti è l’esperienza di ogni uomo che apprende una tecnica e s’impadronisce di una disciplina, è il percorso simbolico di chi non si rassegna a una vita passiva e pretende di governare il proprio destino.
Una citazione da “Ulisse Nasta Karal”:
....”«Gli uomini non capiscono il mare, tentano sempre di imporre se stessi. Per loro il mare è una grande vasca da bagno; si portano dietro la loro cultura, i loro riferimenti mentali, urlano per affermare se stessi, come se nel silenzio ci fosse qualcuno che dovesse ascoltarli» Assunse un’espressione seria, ogni traccia d’ironia era scomparsa. «Quando sei in mare devi dimenticarti di essere uomo. Quando sei sott’acqua diventi un animale nuovo. Le leggi di quel mondo diventano le tue leggi, tutto ciò che ti circonda rispetta quelle leggi.» Pierre si sentì piccolo, avrebbe voluto replicare, dire che di tutto l’anno è condannato a un lavoro sedentario ha bisogno di un po’ di avventura. Infine, come un allievo che non sa rispondere alla domanda del maestro, replicò: «Tu non ammazzi i pesci?» «Solo per mangiare. Sono stato abituato così. Anche a me piace cacciare il dentice, cerco il più grande, che poi è il più vecchio. Vendo i pesci perché so vivere solo di questo modo.» Così, dunque, viveva Karal, vendendo i pesci che cacciava. Forse erano i suoi dentici che Rizu metteva in tavola la sera in cartocci fumanti, farciti di pomodori d’orto e olive nere profumate. «Peschi con le bombole?» chiese Pierre scandendo le sillabe lentamente, quasi stesse saggiando un terreno scivoloso. «No, in apnea.» Pierre appoggiò i gomiti sul tavolo e si accarezzò la nuca ancora calda di sole; Karal fermò i suoi pensieri. «Il momento più bello e più drammatico della pesca è quando il pesce viene colpito. Afferri l’asta e senti le sue vibrazioni. Ogni volta provo sofferenza, perché sono le vibrazioni della natura, la forza di una vita che se ne va correndo sull’asta dell’arpione, fino al mio braccio, dalla radice del mio braccio al mio cuore. Solo la fame di un’altra vita può giustificare una morte. la stessa cosa può succedere a noi se incappiamo in un bianco, proprio la stessa fine. Per questo ho voluto conoscerti, uno che va a pesca a Saint Thomas può anche essere sbruffone, ma nell’animo dovrebbe essere d’accordo con questo modo di pensare.»
Questo libro secondo il mio parere è scritto in maniera magistrale da Piero Gaffuri, amante del mare e lui stesso pescatore in apnea, il libro si legge veramente tutto di un fiato.....come in apnea. Si è trasportati in quel mondo sottomarino ricco di pesci e di pericoli, che affascinano non solo gli amanti del mare ed i pescatori in apnea, ma tutti i lettori che lo leggono, Pierre il personaggio centrale del racconto, nel suo girovagare tra oceani ed isole, percorre anche un viaggio interiore nella propria coscienza di uomo e cacciatore subacqueo, un uomo che non si rassegna a una vita passiva pretendendo di governare il proprio destino.
*Unico problema è di difficile reperibilità, anche se è un libro relativamente recente vi lascio i riferimenti bibliografici:
2000 – GAFFURI PIERO, Apnea, Venezia, Marsilio, 2000, 117 pp., 21 cm.
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